sabato 25 giugno 2016

Altre idee per attività al nido


Per gli educatori alla prima infanzia, in particolar modo, ma anche a qualsiasi altra persona interessata consiglio di abbonarsi alla rivista "Mondo Zero 3, la rivista per la PRIMA INFANZIA" di Editrice la Scuola. Sfogliando una di queste ho trovato un interessante articolo di un'attività da far fare ai piccoli di due anni per conoscere meglio i colori e sperimentarli in tanti modi diversi e divertenti. Di seguito riporterò l'articolo per chi non avesse la possibilità di sfogliare la rivista.

Buona lettura amici !!!


COLORI DA TOCCARE, ANNUSARE, GUSTARE

L'esperienza nasce dall'intento di fornire ai bambini e alle bambine la possibilità di utilizzare diversi materiali, con i quali manipolare, giocare e scoprire, acquisendo conoscenze attraverso l'esperienza. Entrare in relazione con quanto offre la realtà consente di maneggiare per il solo piacere di farlo, senza finalizzare la proposta a un "prodotto" finito, senza l'obiettivo di raggiungere traguardi cognitivi e quantificabili, ma semplicemente per "il contatto con oggetti, sostanze e materiali è una delle condizioni base della conoscenza. Toccare, scoprire il comportamento di ciò che si tocca, raccogliere e poi individuare sensazioni contribuisce alla formazione del bambino".

Attraverso i cinque sensi e tramite la possibilità di usare i più svariati materiali il bambino giunge alla comprensione della realtà. Compito dell'educatrice è quello di offrire opportunità di sviluppo intellettivo, affettivo, motorio, linguistico, senza che per il bambino si trasformino in obiettivi raggiunti e misurabili, ma solo opportunità di crescita e di apprendimento. L'attività di manipolazione costituisce, infatti, "un'occasione di esplorazione, degli odori e dei sapori dei differenti materiali, delle sensazioni, che essi suscitano, ma anche una circostanza di esplorazione, conoscenza e consapevolezza del proprio corpo, che viene sporcato, bagnato, spalmato, ecc". Attraverso la coordinazione oculo-manuale, la scoperta delle diverse proprietà dei materiali, le sensazioni provate, il bambino attiva strategie di ricerca, che progressivamente modifica e organizza.

IL PERCORSO
L'orso Pandi
Partendo da una semplice storia, avente come unico personaggio Pandi, con il quale il bambino di 2 anni si può identificare, perchè come lui va alla ricerca del mondo, delle relazioni e delle esperienze, si può elaborare un progetto educativo centrato sui vari ambiti di sviluppo di questa fascia d'età. Con l'educatrice i bambini guardano, leggono, raccontano la storia di Pandi che pagina dopo pagina incontra vari COLORI, attraverso le immagini di oggetti e di materiali di uso quotidiano. Nelle settimane successive, ogni pagina del libro viene riletta a tappe, per ripresentare ai bambini ciascun colore, utilizzando non solo le immagini, ma anche un peluche di nome Pandi, che di volta in volta 
indossa una maglietta del colore che i bambini vanno a scoprire.

Il primo colore è il rosso. Nella scatola portata da Pandi i bambini trovano la pasta di sale rossa, un pomodoro, una mela, una macchinina rossa, le costruzioni rosse, la tempera rossa. In un incontro successivo i bambini, manipolano e giocano a creare varie forme con la pasta 
di sale. In seguito scoprono il pomodoro, tagliandolo, annusandolo, assaggiandolo e schiacciandolo all'interno di una vaschetta. Aggiungono la passata di pomodoro e utilizzano vari strumenti per travasare e mescolare. Provano, infine, a lasciare la propria traccia rossa su un cartoncino.
Successivamente Pandi porta ai bambini una scatola contenente tanti materiali gialli: la farina, la polenta, un gomitolo di lana, le costruzioni gialle, un fiore giallo.
Utilizzando solo il proprio corpo, il bambino entra in contatto con la farina gialla stesa su un telo: la farina si adatta a qualsiasi presa della mano senza opporvisi e gli permette di lasciare traccia di sè offrendo la possibilità di sperimentare il piacere del fare e del disfare, tramite l'utilizzo di vasetti di plastica, imbuti, setacci, cucchiai. La polenta, di consistenza diversa rispetto alla pasta di sale, può essere manipolata, schiacciata, appallotolata e può assumere tante forme usando varie formine.
I gomitoli di lana gialla, invece, possono essere lanciati, srotolati, tirati e avvolti intorno alle cose presenti nella stanza. Si può così creare un percorso come una ragnatela per strisciare, saltare, scavalcare ecc. 
Ultimo colore primario è il blu. Pandi porta nella scatola tanti oggetti di questo colore: dei foulard, delle grosse perle di legno o plastica, dei pennelli o la carta velina che, immersa nell'acqua dei lavandini, del bagno la tinge di blu, aggiungendo un tocco di novità al gioco libero con questo elemento naturale. Attraverso la scoperta dei colori si possono provare anche diverse sensazioni olfattive e gustative: il peluche Pandi, indossando una maglietta arancione, porta nella scatola alcune arance. Per scoprire questo frutto in tutte le sue caratteristiche i bambini toccano la sua buccia, ma anche lo tagliano, lo spremono, lo annusano e lo gustano assieme all'educatrice, che li invita a far seccare sul calorifero le bucce , ad annusare nell'aria il profumo che emanano e ad utilizzarle per creare su un cartoncino tanti disegni liberi come un collage. Pandi ha messo nella scatola anche alcuni sassolini di colore arancione, delle tempere rosse e gialle per lasciare le proprie impronte su un lenzuolo bianco e osservare che queste, sovrapponendosi e mescolandosi, diventano arancioni: che magnifica scoperta! Per i nostri bambini, spesso abituati al colore grigio del cemento e dell'asfalto, la possibilità di saltare, camminare, rotolare nell'erba tagliata può essere un'utile opportunità di apprendimento, non solo da un punto di vista tattile, ma sicuramente anche olfattivo e visivo. Pandi, quindi per far scoprire il colore verde, lascia ai bambini un grosso sacco pieno di erba da usare per il gioco libero su un grande telo. Ma non solo. Nella scatola portata da Pandi i bambini trovano anche tanti nuovi profumi, che emanano dalle erbe aromatiche (salvia, rosmarino, basilico, alloro, ecc.) che possono essere toccate, schiacciate, annusate, assaggiate, per poi fare vari sacchettini da riutilizzare in un angolo del nido. Nella pagina successiva del libro Pandi incontra il colore marrone; la terra, materiale sporchevole per eccellenza, può essere offerta ai bambini per il gioco libero, inizialmente soltanto con il proprio corpo e, in seguito, utilizzando anche altri strumenti per il gioco del "carico-scarico" e del "pieno-vuoto": ruspa, secchiello, paletta. Nella scatola di Pandi i bambini trovano anche il budino al cioccolato. La manipolazione di questo alimento può suscitare nuove sensazioni tattili, perchè è viscido, sfuggente, appiccicoso. Può essere, però, anche assaggiato e gustato. Il peluche Pandi, con la sua maglietta di colore marrone, porta, inoltre, tanti rametti di forme e dimensioni diverse, che al tatto risultano ruvidi, lisci, sottili, leggeri, pesanti, con i quali giocare liberamente e creare.
In seguito Pandi lascia tanti pezzi di carbone, nel prenderlo tra le mani i bambini si accorgono che le tinge di nero. Possono così lasciare le loro tracce su un grande foglio, utilizzando sia le mani sia i pezzi di carbone. 
Dal buio alla luce: Pandi regala anche tante torce. I bambini entrano in una stanza buia e giocano con le torce a illuminare il soffitto, a muovere i fasci di luce, a disegnare forme strane con gli oggetti e a creare riflessi luccicanti. Anche un sacco nero della spazzatura può diventare strumento di divertimento e occasione per il "gioco del far finta". Bambini ed educatrici costruiscono cappelli, sciarpe, vestiti, gonne... e insieme si divertono con i travestimenti.


 Per avvicinare i bambini al colore bianco Pandi porta: la farina bianca, la carta igienica, la schiuma da barba. Tanti rotoli di carta igienica srotolata possono trasformarsi in una piscina: solo con magliette e pannolini i bambini si tuffano dentro questa insolita vasca e liberamente saltano, nuotano, strappano, soffiano, si rotolano, si nascondono. La manipolazione della schiuma da barba su un tavolo favorisce nei bambini non solo la scoperta di questa sostanza soffice, morbida, ma anche nuove sensazioni olfattive, nonchè la possibilità di giocare a "scrivere" e cancellare le proprie tracce con le dita. La farina bianca, proposta su un telo scuro steso a terra, permette un coinvolgimento totale del bambino, che tramite tutto il suo corpo entra in contato con essa e fa esperienza della sua consistenza soffice, aerea e avvolgente, inizialmente senza altri strumenti se non il proprio corpo e, in seguito, con un cucchiaio, un setaccio, un bicchierino. 
monica.arrigotti@alice.it


Riferimento:

  •  Mondo Zero 3, la RIVISTA per la PRIMA INFANZIA, numero 5 Marzo-Aprile 2011, pag. 14-15-16



2 commenti:

  1. Ciao Chiara, sono un'educatrice di nido. Sono stata felice di ritrovare questa attività proposta da te: qualche anno fa con i miei bambini, durante l'anno, ho seguito la traccia della storia di Pandi e devo dire si siano divertiti davvero tanto a imparare o colori in questo modo. La consiglio! Un bacio, a presto. Anna

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