Per gli educatori alla prima infanzia, in particolar modo, ma
anche a qualsiasi altra persona interessata consiglio di abbonarsi alla rivista
"Mondo Zero 3, la rivista per la PRIMA INFANZIA" di Editrice la
Scuola. Sfogliando una di queste ho
trovato un interessante articolo di un'attività da far fare ai piccoli di due
anni per conoscere meglio i colori e sperimentarli in tanti modi diversi e
divertenti. Di seguito riporterò l'articolo per chi non avesse la possibilità
di sfogliare la rivista.
Buona lettura amici !!!
COLORI DA TOCCARE, ANNUSARE, GUSTARE
COLORI DA TOCCARE, ANNUSARE, GUSTARE
L'esperienza nasce dall'intento di fornire ai bambini e alle
bambine la possibilità di utilizzare diversi materiali, con i quali manipolare,
giocare e scoprire, acquisendo conoscenze attraverso l'esperienza. Entrare in
relazione con quanto offre la realtà consente di maneggiare per il solo piacere
di farlo, senza finalizzare la proposta a un "prodotto" finito, senza
l'obiettivo di raggiungere traguardi cognitivi e quantificabili, ma
semplicemente per "il contatto con oggetti, sostanze e materiali è una
delle condizioni base della conoscenza. Toccare, scoprire il comportamento di
ciò che si tocca, raccogliere e poi individuare sensazioni contribuisce alla
formazione del bambino".
Attraverso i cinque sensi e tramite la possibilità di usare i più
svariati materiali il bambino giunge alla comprensione della realtà. Compito
dell'educatrice è quello di offrire opportunità di sviluppo intellettivo,
affettivo, motorio, linguistico, senza che per il bambino si trasformino in
obiettivi raggiunti e misurabili, ma solo opportunità di crescita e di
apprendimento. L'attività di manipolazione costituisce, infatti, "un'occasione
di esplorazione, degli odori e dei sapori dei differenti materiali, delle
sensazioni, che essi suscitano, ma anche una circostanza di esplorazione, conoscenza
e consapevolezza del proprio corpo, che viene sporcato, bagnato, spalmato, ecc".
Attraverso la coordinazione oculo-manuale, la scoperta delle diverse proprietà
dei materiali, le sensazioni provate, il bambino attiva strategie di ricerca,
che progressivamente modifica e organizza.
IL PERCORSO
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L'orso Pandi
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Partendo da una semplice storia, avente come
unico personaggio Pandi, con il quale il bambino di 2 anni si può identificare,
perchè come lui va alla ricerca del mondo, delle relazioni e delle esperienze,
si può elaborare un progetto educativo centrato sui vari ambiti di sviluppo di
questa fascia d'età. Con l'educatrice i bambini guardano, leggono, raccontano
la storia di Pandi che pagina dopo pagina incontra vari COLORI, attraverso le
immagini di oggetti e di materiali di uso quotidiano. Nelle settimane
successive, ogni pagina del libro viene riletta a tappe, per ripresentare ai
bambini ciascun colore, utilizzando non solo le immagini, ma anche un peluche
di nome Pandi, che di volta in volta
indossa una maglietta del colore che i bambini
vanno a scoprire.
Il primo colore è il rosso. Nella scatola portata
da Pandi i bambini trovano la pasta di sale rossa, un pomodoro, una mela, una
macchinina rossa, le costruzioni rosse, la tempera rossa. In un incontro
successivo i bambini, manipolano e giocano a creare varie forme con la pasta
di sale. In seguito scoprono il pomodoro,
tagliandolo, annusandolo, assaggiandolo e schiacciandolo all'interno di una
vaschetta. Aggiungono la passata di pomodoro e utilizzano vari strumenti per
travasare e mescolare. Provano, infine, a lasciare la propria traccia rossa su
un cartoncino.
Utilizzando solo il proprio corpo, il bambino
entra in contatto con la farina gialla stesa su un telo: la farina si adatta a
qualsiasi presa della mano senza opporvisi e gli permette di lasciare traccia
di sè offrendo la possibilità di sperimentare il piacere del fare e del
disfare, tramite l'utilizzo di vasetti di plastica, imbuti, setacci, cucchiai.
La polenta, di consistenza diversa rispetto alla pasta di sale, può essere
manipolata, schiacciata, appallotolata e può assumere tante forme usando varie
formine.
I gomitoli di lana gialla, invece, possono essere
lanciati, srotolati, tirati e avvolti intorno alle cose presenti nella stanza.
Si può così creare un percorso come una ragnatela per strisciare, saltare,
scavalcare ecc.
Ultimo colore primario è il blu. Pandi porta nella
scatola tanti oggetti di questo colore: dei foulard, delle grosse perle di
legno o plastica, dei pennelli o la carta velina che, immersa nell'acqua dei
lavandini, del bagno la tinge di blu, aggiungendo un tocco di novità al gioco
libero con questo elemento naturale. Attraverso la scoperta dei colori si
possono provare anche diverse sensazioni olfattive e gustative: il peluche
Pandi, indossando una maglietta arancione, porta nella scatola alcune arance. Per
scoprire questo frutto in tutte le sue caratteristiche i bambini toccano la sua
buccia, ma anche lo tagliano, lo spremono, lo annusano e lo gustano assieme
all'educatrice, che li invita a far seccare sul calorifero le bucce , ad annusare
nell'aria il profumo che emanano e ad utilizzarle per creare su un cartoncino
tanti disegni liberi come un collage. Pandi ha messo nella scatola anche alcuni
sassolini di colore arancione, delle tempere rosse e gialle per lasciare le
proprie impronte su un lenzuolo bianco e osservare che queste, sovrapponendosi
e mescolandosi, diventano arancioni: che magnifica scoperta! Per i nostri
bambini, spesso abituati al colore grigio del cemento e dell'asfalto, la
possibilità di saltare, camminare, rotolare nell'erba tagliata può essere
un'utile opportunità di apprendimento, non solo da un punto di vista tattile,
ma sicuramente anche olfattivo e visivo. Pandi, quindi per far scoprire il
colore verde, lascia ai bambini un
grosso sacco pieno di erba da usare per il gioco libero su un grande telo. Ma
non solo. Nella scatola portata da Pandi i bambini trovano anche tanti nuovi
profumi, che emanano dalle erbe aromatiche (salvia, rosmarino, basilico,
alloro, ecc.) che possono essere toccate, schiacciate, annusate, assaggiate,
per poi fare vari sacchettini da riutilizzare in un angolo del nido. Nella
pagina successiva del libro Pandi incontra il colore marrone; la terra, materiale
sporchevole per eccellenza, può essere offerta ai bambini per il gioco libero,
inizialmente soltanto con il proprio corpo e, in seguito, utilizzando anche
altri strumenti per il gioco del "carico-scarico" e del
"pieno-vuoto": ruspa, secchiello, paletta. Nella scatola di Pandi i
bambini trovano anche il budino al cioccolato. La manipolazione di questo
alimento può suscitare nuove sensazioni tattili, perchè è viscido, sfuggente,
appiccicoso. Può essere, però, anche assaggiato e gustato. Il peluche Pandi,
con la sua maglietta di colore marrone, porta, inoltre, tanti rametti di forme
e dimensioni diverse, che al tatto risultano ruvidi, lisci, sottili, leggeri,
pesanti, con i quali giocare liberamente e creare.
In seguito Pandi lascia tanti pezzi di carbone,
nel prenderlo tra le mani i bambini si accorgono che le tinge di nero.
Possono così lasciare le loro tracce su un grande foglio, utilizzando sia le
mani sia i pezzi di carbone.
Dal buio alla luce: Pandi regala anche tante
torce. I bambini entrano in una stanza buia e giocano con le torce a illuminare
il soffitto, a muovere i fasci di luce, a disegnare forme strane con gli
oggetti e a creare riflessi luccicanti. Anche un sacco nero della spazzatura
può diventare strumento di divertimento e occasione per il "gioco del far
finta". Bambini ed educatrici costruiscono cappelli, sciarpe, vestiti, gonne...
e insieme si divertono con i travestimenti.
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monica.arrigotti@alice.it
Riferimento:
- Mondo Zero 3, la RIVISTA per la PRIMA INFANZIA, numero 5 Marzo-Aprile 2011, pag. 14-15-16
Ciao Chiara, sono un'educatrice di nido. Sono stata felice di ritrovare questa attività proposta da te: qualche anno fa con i miei bambini, durante l'anno, ho seguito la traccia della storia di Pandi e devo dire si siano divertiti davvero tanto a imparare o colori in questo modo. La consiglio! Un bacio, a presto. Anna
RispondiEliminaGrazie mille Anna, a presto!
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